L’interpretariato di chuchotage è una traduzione simultanea sussurrata all’orecchio dell’ascoltatore.
L’interprete non usa microfono né cuffie.
Resta seduto accanto al beneficiario del servizio, o talvolta dietro, e traduce simultaneamente. La concentrazione è massima perché ascolta e parla senza l’ausilio di apparecchiature.
L’interprete in chuchotage può tradurre per due persone al massimo.
In rari casi, si può arrivare fino a tre, ma è una situazione estrema.
La presenza dell’interprete deve essere pressocché invisibile, nascosta. Ma al tempo stesso deve assicurare la resa, trasmettendo il flusso del parlato senza interruzione e senza disturbare il resto dei partecipanti.
I due fattori principali che guidano la scelta sono il tempo e il fruitore/i fruitori.
Quanto al tempo, di solito l’evento per cui si utilizza lo chuchotage ha una durata più contenuta rispetto ad un evento in cui si privilegia la simultanea.
L’altro aspetto è il numero di fruitori. Se sono molti, non si può ricorrere a questa tecnica. Si sceglierà piuttosto una simultanea.
Va anche considerato che spesso il beneficiario di questa traduzione sussurrata ha a sua volta necessità di parlare esprimendosi nella sua lingua e, in quel frangente, l’interprete tradurrà per gli altri partecipanti a voce alta o con l’ausilio di un microfono, solitamente scegliendo la tecnica della consecutiva.
Nell’organizzare un evento ci possono essere diverse variabili da tenere in considerazione. Affidarsi a dei professionisti significa avere la certezza che tutte vengano prese in considerazione per una riuscita ottimale del servizio finale.
Vuoi avere maggiori dettagli circa lo chuchotage per capire se è il tipo di servizio adatto al tuo evento? Leggi l’articolo di approfondimento.
Ti può interessare leggere informazioni sul corso di laurea che l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna tiene nella sua sede dislocata di Forlì: qui la pagina dedicata.