Si è tenuto a Forlì il 16 aprile l’incontro “Imprenditori: l’imprenditorialità dei nostri laureati in interpretazione e traduzione”.
Il coordinatore, prof. Danio Maldussi, è stato chiaro: “vogliamo stimolare negli studenti il loro spirito di imprenditorialità”.
Insieme a me, sono stati invitati altri ex-studenti che hanno dato vita ad una propria attività.
Ha aperto Caterina Bedon, Accento traduzioni, di Belluno che ha saputo trovare una nicchia di mercato tornando nella sua terra natia.
Quindi Gabriella Ascari, Albatros Soluzioni Linguistiche, ha illustrato i tratti caratteristici della sua attività basata su una clientela estera con un forte utilizzo dei CAT Tools.
Poi è stato il turno di Saveria Arma, ARTIS Project, di Viterbo che si è specializzata in sottotitolaggio, audiodestrizioni e respeaking.
Elena Fogazzaro di Logomakia ha presentato la sua attività basata principalmente sul mercato svizzero e sull’uso delle lingue tedesco e francese.
Infine io ho parlato della nascita della cooperativa mettendo l’accento sugli aspetti positivi. Tutti sanno che ci sono i momenti difficili e gli ostacoli da superare, ma ho preferito dare un messaggio positivo.
Ho sottolineato che per diventare imprenditori la laurea in Traduzione è solo un primo passo. Si devono infatti imparare tante altre abilità e bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco. Ecco quindi che corsi di tecniche di vendita, comunicazione, marketing, leadership, team-building, gestione del tempo, social media marketing, controllo di gestione… sono fonte di stimoli e di nuove sfide.
Agli studenti ho trasmesso tre concetti di base:
Innanzitutto lavoro di gruppo perché da sola non sarei arrivata fin qui. Una sola persona offre combinazioni linguistiche limitate, ha poco tempo per soddisfare le richieste di tutti e soprattutto ha difficoltà a gestire tutto il resto (aumentare la propria visibilità, controllare i conti, gestire i contatti).
Specializzarsi è indispendabile per emergere dalla massa e capire qual è il proprio target di mercato.
Infine educare il cliente significa avvicinarlo al nostro mondo. Concetti noti agli studenti dell’università sono elementi “lontani” per un non -addetto ai lavori. Educare il cliente è un investimento di tempo, ma ha un enorme ritorno.
Chi è interessato alla mia presentazione, può scrivermi: marketing@actionlineitaly.com
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Infine, riporto qui le parole di chiusura della mia presentazione, prese in prestito da Oscar Wilde.
Ciò che non abbiamo osato, abbiamo certamente perduto.