Entrare in un ristorante e imbattersi in errori di traduzione del menù è abbastanza frequente. Certe traduzioni da un lato possono strappare un sorriso, ma dall’altro denotano una scarsa attenzione verso il cliente.
Scopri quali sono i problemi di fondo delle traduzioni di menù. Vai al punto!
Leggi anche l’articolo “La traduzione di un menù“.
Molti pensano che tradurre un menù sia un compito semplice. L’idea diffusa è che basti un dizionario bilingue o addirittura un servizio di traduzione automatica. Oppure spesso la traduzione è affidata a chi ha solo una conoscenza superficiale della lingua d’arrivo o non è specializzato in tecnica della traduzione. Per intenderci, i soliti “CuginoTranslate”!
Ecco alcuni esempi di errori e ingenuità che abbiamo trovato online nei siti di alcuni ristoranti italiani.
1. Tartare di carne cruda e insalata russa
Minced raw meat with “Russian salad” (NO)
Dove “insalata russa” viene tradotto letteralmente con “Russian salad” posto tra virgolette, che non direbbe nulla a un cliente straniero.
In inglese è molto più comune Olivier salad, o potatoe salad.
2. Insalatina di pomodori e cetrioli
Small salad (NO) of tomatoes and cucumber
Il diminutivo è stato reso con la costruzione aggettivo + sostantivo, ma non è proprio la stessa cosa. Infatti il termine “insalatina” non sta a indicare un’insalata più piccola, ma un “contorno sfizioso”.
Una traduzione più corretta sarebbe stata semplicemente Tomatoe and cucumber salad.
3. Savoiardo al caffè
Savoy biscuit (NO) steeped in coffee
I biscotti di Savoia non direbbero niente a un cliente di lingua inglese, sebbene il nome dei biscotti tragga origine proprio dalla regione della Savoia.
Invece sono più conosciuti come lady fingers o sponge fingers.
4. Tutti i dolci esposti nella vetrina davanti la pizzeria, sono freschi e prodotti in casa e almeno uno di quelli presenti è adatto a vegani e celiaci. Chiedete al personale.
All the desserts displayed in the glass pastry are fresh and home made. At least one of those present is suitable for vegans and coeliacs. Ask the staff! (NO)
Lo stile inglese è sempre più asciutto di quello italiano, questa frase risulta lunghissima e pesante.
Sarebbe stata più funzionale tradotta così: Our desserts (in the display cabinet) are fresh daily and homemade, at least one of those is vegan and gluten-free. Ask the staff!
5. A piacere anche con verdure
To taste with vegetables (NO)
La dicitura italiana “a piacere anche con verdure” si riferisce a un contorno che su richiesta del cliente può essere aggiunto ad un secondo piatto.
La traduzione inglese To taste with vegetables, con il verbo all’infinito preceduto dalla preposizione to, indica quasi un obbligo, un dovere, e non è ciò che si intende qui.
In questo caso la traduzione più corretta sarebbe stata On request also with vegetables.
In molti casi risulta evidente ad una semplice ricerca online che non tutti i siti web di ristoranti italiani hanno una pagina web tradotta in inglese ed offrono soltanto una versione italiana del menù.
Il menù, insieme all’accoglienza, è il biglietto da visita di un ristorante e tradurre il menù in inglese e nelle principali lingue straniere è importante per far sentire il cliente a proprio agio. È un segno di professionalità che non andrebbe tralasciato.
La cultura enogastronomica italiana è molto vasta e continuamente in evoluzione.
Molti nostri piatti sono noti anche all’estero con il loro nome in italiano. Ma proprio per questo la posizione del traduttore è particolarmente difficile.
Egli deve infatti immedesimarsi nel lettore straniero e cercare di fornirgli una traduzione chiara che tenga conto delle informazioni già conosciute all’estero più quelle di cui ha bisogno per capire la pietanza, il tutto con uno stile succinto e compatto.
La traduzione di menù è una traduzione specialistica.
A volte i menù presentano termini tecnici legati a particolari tecniche di cottura oppure tagli specifici di carne, che risultano del tutto o in parte sconosciuti alla maggior parte delle persone.
In più, molti termini sono specifici di una particolare zona geografica o hanno un significato diverso a seconda della Regione. Il traduttore deve avere delle buone informazioni preliminari, deve cioè conoscere bene il piatto prima di tradurlo. Altrimenti rischia di tradurre un’altra cosa.
Nella maggior parte dei menù online notiamo come spesso la traduzione scelta sia quella più facile e comoda, cioè una traduzione letterale dei piatti con risultati spesso incomprensibili ai lettori d’arrivo.
Questa strategia traduttiva, tuttavia, è ancora più fallimentare quando la cultura di arrivo è diversa da quella di partenza. Il traduttore deve riconoscere i casi in cui una traduzione letterale non è possibile ed è opportuno ricorrere ad una parafrasi, o riscrittura, del testo di partenza nella lingua d’arrivo. I limiti di spazio in un menù rendono inoltre questo compito ancora più delicato.
Rivolgersi a dei professionisti della traduzione è la scelta migliore che si può fare e rappresenta un buon investimento.
per un preventivo senza impegno: tel. 0543 23916 – info@actionlineitaly.com
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