Elena Lisandrini vive a Riccione dove è sposata con tre figli.
Si è laureata nel 2000 a Forlì in Interpretazione di Conferenza con le lingue inglese e spagnolo. Per diversi anni dopo la laurea ha svolto per conto di Action line incarichi di interpretariato e traduzione, e sporadicamente ha insegnato inglese e spagnolo in corsi per adulti e ragazzi.
Attualmente si occupa prevalentemente della stesura di contenuti per il Blog di Action line.
Le abbiamo rivolto alcune domande per presentarvela meglio.
Curioso di conoscere meglio anche le altre? Qui trovi le altre interviste a Beatrice, Stefania e Marzia.
Il ruolo dell’interprete è un ruolo di mediazione.
Al di là della specifica tecnica di interpretazione che è fondamentale dominare, è anche importante creare un rapporto di empatia con i propri interlocutori.
Questo soprattutto quando si svolge un interpretariato di consecutiva, di trattativa o uno chuchotage e ci si trova vis à vis con il cliente.
Questo aspetto più personale mi piace molto e mi ha dato tante soddisfazioni e riconoscimenti da parte delle persone per cui ho lavorato.
Il mestiere del traduttore non è facile.
Da neo-laueata, forte delle mie conoscenze, pensavo di poter tradurre qualsiasi tipologia di testo. Invece col tempo ho dovuto ricredermi, sviluppare spirito critico e imparare dai miei errori. Traduttori professionisti si diventa!
Negli anni ho capito che un traduttore non può tradurre tutto. Infatti la maggior parte si specializza in determinati generi testuali, ad esempio la traduzione per il settore turistico e del marketing, la traduzione legale o economica, ecc.
Questo è sicuramente un bene per la qualità della traduzione.
Ci ho provato e mi trovo a provarci tuttora. Ma i figli non sempre seguono le orme dei genitori ed hanno le loro predisposizioni innate.
L’unica a raccogliere i miei “input” è stata Marta, la maggiore, che ora ha 17 anni.
Con lei è stato facile trasmettere il mio interesse per le lingue straniere, perché si è sempre dimostrata ricettiva, portata e appassionata e, anche grazie all’uso di Internet e dei social media, ha acquisito in pochi anni una padronanza dell’inglese che definirei sorprendente.
Adesso si sta preparando a trascorrere il quarto anno delle superiori all’estero, un sogno che aveva nel cassetto fin dalle scuole medie.
Sì, penso che avrei dovuto dedicarmi maggiormente all’insegnamento.
Ho trovato sempre molto gratificante tenere lezioni di lingua, sia per adulti che per ragazzi, ho amato il rapporto che si instaurava ogni volta con gli studenti e la soddisfazione per i loro progressi.
Il campo dell’insegnamento e della formazione avrebbe potuto darmi tanto, ma ho preferito seguire altre strade che in quel momento mi sembravano più stimolanti. Ora, col senno di poi, un po’ me ne pento 🙂
Premesso che di tempo libero ne ho poco, quando posso vado a giocare a padel.
Mi aiuta a scaricare le tensioni e a sperimentare un po’ di sana competizione.
Adoro gli sport in generale e in particolare quelli che praticano i miei figli, cioè pattinaggio artistico, pallavolo, calcio e tennis. Li seguo con interesse nelle gare e nei tornei :)))
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