Qui cerchiamo di spiegarti la differenza tra due facoltà dell’Università di Bologna, entrambe legate allo studio delle lingue straniere.
Le due opzioni sono:
Qui il link alla pagina ufficiale dell’Alma Mater Studiorum di Bologna.
È importante considerare quali sono gli obiettivi formativi. Ecco quanto riportato nel sito:
Il Corso sviluppa lo studio teorico e applicato delle lingue straniere in stretta connessione con il contesto letterario, storico-artistico e culturale e forma laureati triennali con solide competenze teoriche e pratiche relative alla lingua, alla letteratura e alla storia artistico-culturale di aree linguistico-geografiche straniere, tanto in ambito europeo quanto in ambito extraeuropeo. La formazione dei laureati triennali prevede tre aree tra loro correlate: quella linguistica, quella letteraria e filologica e quella storico-artistico-culturale.
Altro punto fondamentale è quello legato alle prospettive post laurea.
I profili professionali collegati a questo percorso di studio sono:
Proseguire gli studi dà accesso agli studi di secondo ciclo (Laurea Magistrale) e Master universitario di primo livello.
Ai miei tempi si chiamava SSLiMIT, Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori, con il vecchio ordinamento e 43 esami in 4 anni di studio.
Adesso il corso si chiama Mediazione linguistica interculturale e qui trovi il link al sito ufficiale.
Anche qui credo sia opportuno leggere gli obiettivi formativi così come esposti nel sito:
Il corso di studi in “Mediazione linguistica interculturale” è finalizzato a fornire adeguata conoscenza dei metodi, dei contenuti culturali e scientifici e delle competenze proprie dell’ambito delle lingue straniere, della mediazione linguistica, dell’interpretazione di trattativa e della traduzione, secondo la normativa nazionale e comunitaria.
E uno sguardo agli sbocchi e alle prospettive.
Il mediatore linguistico si occupa di mediazione linguistica, di interpretazione di trattativa e traduzione, di ricerca documentale e cura la redazione di testi in ambito nazionale e/o internazionale. Può essere un libero professionista o dipendente in aziende produttive o in aziende specifiche nei settori dei servizi linguistici e comunicazione, con un livello di autonomia medio.
Proseguire gli studi dà accesso agli studi di secondo ciclo (Laurea specialistica/magistrale) e Master universitario di primo livello.