Ti sarà capitato di vedere o sentire un interprete al lavoro.
Se ti sei chiesto come faccia a fare quello che fa, come abbia acquisito le sue competenze, quante lingue conosca e che percorso di studi abbia affrontato, qui trovi le risposte!
Vogliamo darti alcune informazioni chiare e concise per farti capire come dietro a questo lavoro vi sia un alto livello di professionalità.
In questo articolo troverai informazioni su
L’interprete è un esperto in lingue e comunicazione.
Il suo lavoro consiste nell’ascoltare, comprendere e tradurre oralmente le comunicazioni tra una lingua e l’altra durante conferenze, incontri di lavoro, telefonate internazionali, eventi televisivi, visite guidate, ecc.
I suoi servizi sono richiesti ogni qualvolta la lingua parlata non può essere compresa da tutti i partecipanti ad un evento.
Gli Interpreti possono lavorare in proprio o presso agenzie specializzate in questo tipo di servizi.
Su questo argomento ti rimandiamo al nostro precedente articolo che riguarda il mondo della traduzione: Scegliere un’agenzia o dei liberi professionisti?
Capita che il mestiere di Interprete venga confuso con quello del Traduttore.
Anche se entrambi sono esperti di lingue, la maggior differenza tra le due professioni sta nel fatto che i primi lavorano sulle comunicazioni orali, mentre i secondi con testi scritti.
Caratteristica distintiva dell’interprete professionista è indubbiamente il tempismo: mentre infatti il traduttore ha il tempo di rivedere e correggere con calma i propri testi, l’interprete deve agire in modo tempestivo, avere un’ottima dialettica e destreggiarsi velocemente tra vocaboli tecnici e nozioni di settore.
Ciò richiede necessariamente una preparazione preliminare e competenze specifiche.
Generalmente un interprete si specializza e lavora con due lingue, la propria lingua madre ed una seconda a scelta.
Ci si può specializzare anche in una terza o addirittura quarta lingua: questo rappresenta piuttosto un’eccezione.
Per intraprendere questo tipo di carriera, una volta conseguito il diploma di maturità è necessario frequentare un corso di laurea:
Chi opta per ottenere la specializzazione di Interprete dovrà seguire lezioni di natura molto tecnica e pratica. Perciò, oltre a possedere conoscenze di base più teoriche su linguistica, teoria della traduzione, letteratura straniera, ecc., gli interpreti hanno una formazione specifica molto concreta.
Nel biennio di specializzazione in Interpretariato si svolgono laboratori pratici di simultanea traducendo in cabina, riscoltandosi ed esercitandosi con i docenti che sono tutti interpreti professionisti.
Nelle lezioni di consecutiva si eseguono simulazioni e si impara la tecnica di scrittura (o presa di appunti) in “verticale”, tipica di questo tipo di interpretariato, che si avvale anche di simboli e abbreviazioni.
Infine, nella preparazione di un interprete è utilissimo immergersi nella cultura del paese o dei paesi delle proprie lingue di lavoro, leggendo, informandosi e aggiornandosi costantemente, anche, se possibile, trascorrendo periodi all’estero fondamentali per acquisire conoscenze utili alla professione.
Quali competenze, doti e attitudini personali deve avere un interprete? Tratteremo questo punto nel prossimo articolo!
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