Conoscere il vocabolario di base è imprescindibile.
Un mio professore all’università mi disse:
Puoi conoscere perfettamente il periodo ipotetico di 1°, 2° e 3° grado, ma se sei celiaco devi conoscere prima di tutto la parola “glutine” nella lingua del paese che stai visitando.
Se sul momento la cosa mi aveva lasciata perplessa, devo dire che aveva ragione!
Ma facciamo un passo indietro.
Quando un cliente mi dice “devo migliorare l’inglese”, la domanda d’obbligo è: c’è un aspetto su cui vuoi concentrarti?
Sì, perché un conto è imparare una lingua. Un conto è migliorarla.
Se tu vuoi migliorare una lingua, significa che hai già una base di conoscenza e quindi, prima di scegliere gli strumenti giusti, capiamo su quale aspetto vuoi concentrarti.
In questo articolo parliamo di vocabolario.
Nei successivi potrai leggere i nostri consigli su:
Procediamo con ordine.
Innanzitutto è questione di memoria.
Se hai 20 anni sei avvantaggiato rispetto a quelli della mia generazione. Ma nulla è impossibile!
Per ampliare il vocabolario, puoi preferire la lettura (se sei un tipo visivo) o l’ascolto (se sei un tipo uditivo).
A me le parole rimangono più impresse se le vedo scritte, quindi io ho sempre ampliato il vocabolario leggendo. Cosa? Va bene tutto, purché sia di tuo interesse.
Partiamo da alcune domande:
A seconda dei tuoi interessi, trova materiale utile.
Per i punti segnalati sopra ti consiglio:
Raggruppare le parole per famiglie.
Esempio: hai imparato il verbo inglese “to employ”. Sarà più facile e intuitivo ricordare i derivati: employer, employee, unemployment.
Una cosa che mi sento di sconsigliare è il “vecchio e classico” elenco di parole. Ricordo una volta di aver comprato una rubrica dove segnavo le parole nuove mano a mano che le incontravo.
Imparare delle parole partendo da un elenco è difficile e poco intuitivo.
Per approfondimenti sulle tecniche di memorizzazione, rimando a questo articolo degli Audaci della Memoria.
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