Intelligenza Artificiale e Interpreti: qual è lo scenario reale.
Davvero gli interpreti rischiano di essere rimpiazzati dalle macchine? Oppure possono sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie basate sull’IA? Leggi sotto quali sono i limiti dell’IA applicata all’interpretariato.
Sei interessato a scoprire i vantaggi dell’uso dell’IA nel nostro settore?
Vai all’articolo “Intelligenza artificiale o traduttore umano?“ in cui analizziamo in quali situazioni può essere vantaggioso affidarsi all’IA. Nel campo della traduzione stiamo già sperimentando strumenti di traduzione assistita e automatica. Scopri come qui.
Condividiamo le nostre osservazioni basate sull’esperienza attuale.
Se pensiamo al binomio “intelligenza artificiale e interpreti” ci vengono in mente le applicazioni vocali di Google e DeepL, o i registratori vocali basati sull’IA, sempre più evoluti, in grado di trascrivere e tradurre quasi in tempo reale.
Sappiamo di aziende e istituzioni che stanno sperimentando piattaforme e applicazioni di interpretazione automatica per incontri d’affari, conversazioni, workshop, rendendo la comunicazione più accessibile.
Il grande vantaggio dell’intelligenza artificiale è la sua capacità di elaborare e tradurre in pochi secondi, offrendo una soluzione immediata a basso costo.
Ma, attenzione, questo funziona abbastanza bene in contesti informali, come viaggi personali, turismo, comunicazione quotidiana o interazioni di lavoro tra persone di lingue diverse. In situazioni del genere gli strumenti di IA possono fornire una spalla molto utile che non richiede un grosso investimento.
La traduzione vocale simultanea, però, pone ben altre sfide.
Quando si tratta di interpretariato professionale, i limiti delle tecnologie alimentate dall’IA emergono chiaramente.
Penso a quanto il parlato reale sia denso di sfumature.
Durante un convegno multilingue, non è raro che i relatori, nei loro interventi, si abbandonino a ripetizioni, ridondanze, frasi lasciate in sospeso o riformulate, rendendo l’interpretazione un esercizio di costante adattamento.
Input incompleti, problemi di pronuncia, espressioni latenti sono la normalità nel linguaggio parlato e anche all’interno dei convegni oggi.
Gli interpreti professionisti sono abituati a gestire tutto ciò e a intervenire con abilità, operando tagli mirati quando necessario, per restituire al pubblico un discorso chiaro e coerente anche quando l’oratore si esprime in modo frammentario o ridondante.
Se ne deduce che affidare all’IA l’interpretazione di un intervento a braccio, o una presentazione e di un intero convegno internazionale può facilmente portare a traduzioni imprecise, spezzate, prive di un filo logico. In sintesi, un’esperienza di qualità mediocre per il pubblico.
L’interpretariato dal vivo richiede una reattività, una flessibilità e una capacità di adattamento che le macchine non possiedono.
Per non parlare poi del fatto che l’intelligenza artificiale ancora fatica a cogliere le sfumature culturali, il linguaggio figurato e l’ironia…
Posto che in situazioni formali come conferenze internazionali, negoziati diplomatici o processi legali, una traduzione errata può avere conseguenze significative, possiamo dire che oggi, piuttosto che un sostituto, l’IA può essere vista come un alleato per gli interpreti.
Gli strumenti basati su IA possono aiutare a migliorare l’efficienza degli interpreti, ad esempio automatizzando la ricerca terminologica in ambiti specialistici oppure fornendo sottotitoli in tempo reale come supporto visivo.
Intelligenza artificiale e interpreti possono collaborare durante la fase di preparazione, specialmente quando si tratta di ambiti altamente specialistici in cui gli interpreti devono padroneggiare una terminologia precisa e aggiornata.
Infatti, l’IA può velocizzare questo professo ottimizzando la ricerca terminologica, creando glossari in maniera automatica, analizzando grandi quantità di documenti tecnici e trascrizioni di eventi trascorsi.
La tecnologia può fornire anche un valido supporto visivo, migliorando l’accessibilità e la comprensione dei contenuti.
I sistemi di riconoscimento vocale basati su IA trascrivono il parlato e lo traducono istantaneamente, generando sottotitoli sincronizzati con l’audio originale.
Gli interpreti simultanei possono utilizzare i sottotitoli per avere un riferimento testuale mentre lavorano, riducendo il rischio di perdere informazioni cruciali in situazioni ad alta velocità.
Riguardo alla vera efficacia di questo strumento, però, dobbiamo sottolineare che essa varia da persona a persona.
Mentre alcuni interpreti lo trovano utile, altri ritengono che vi sia un aumento del carico cognitivo e della distrazione per i simultaneisti, che devono gestire contemporaneamente l’input orale e quello scritto.
Se hai bisogno d un servizio di interpretariato professionale, affidati alla nostra esperienza e al nostro team di interpreti.
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