Se pensi di andare in Germania per una vacanza, forse ti sarà utile la nostra lezione di tedesco.
Molti tedeschi parlano l’inglese, ma talvolta per creare subito empatia può essere utile conoscere qualche espressione in tedesco. Anche se non hai mai studiato tedesco.
Sarà bello vedere quanto apprezzeranno il tuo sforzo. A dispetto della credenza che il popolo tedesco sia rigoroso e chiuso, scoprirai infatti che è ospitale e gioviale, amante della compagnia.
il nostro frasario: Frasario Il Tedesco per Viaggiare o leggi il nostro articolo sul tedesco dei viaggi.
L’associazione di idee per noi italiani è quasi immediata: Germania = birra!
Forse il primissimo riferimento è con l’Oktoberfest che si svolge annualmente nella città di Monaco di Baviera a partire da settembre. È la manifestazione più turistica e commerciale del legame molto più stretto che i tedeschi hanno con la birra.
Solo in Germania poteva nascere la tradizione del Biergarten (alla lettera “giardino della birra”). Vedi la sezione Curiosità.
Ecco come è strutturata la nostra lezione di tedesco:
È d’obbligo fare un passo indietro rispetto alla nostra lezione di tedesco e scoprire qualcosa sulla birra.
Le prime forme di “similbirra” ebbero origine in Medio Oriente.
Nelle sue forme più primitive, venne importata negli altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo e fu apprezzata anche dai Romani. Da qui a superare le Alpi e arrivare nelle terre germaniche ai tempi delle politiche espansionistiche dell’Impero, il passo fu relativamente breve.
Pochi sapranno, tuttavia, che i primi veri e propri laboratori di distilleria oltralpe furono i monasteri! Dapprima per soddisfare il fabbisogno interno (la birra era l’unico alimento ammesso nei periodi di digiuno) per poi aprirsi alla richiesta esterna.
Intorno al VII secolo, i monasteri tedeschi (di Weihenstephan, Weltenburg e Andechs) si organizzarono per sviluppare e testare scientificamente il loro prodotto. Fino a quel momento, infatti, il risultato della distillazione era sempre stato affidato al caso e alla fortuna.
La svolta che rese conservabile e migliorò il gusto della birra avvenne nel XII secolo. Al processo di distillazione si aggiunse il luppolo che sostituì il mix di erbe e aromi vari, diversi a seconda della regione di produzione. Da questo momento, la produzione e l’esportazione della birra fu appannaggio anche della nobiltà.
L’importanza che questo alimento assunse nella cultura tedesca è testimoniata dal cosiddetto Reinheitsgebot, ossia il decreto sulla genuinità della birra. Emesso il 23 aprile 1516 a Ingolstadt, in Baviera, stabiliva la composizione della birra. Acqua, malto e luppolo. Il lievito fu aggiunto espressamente solo più tardi.
Questo decreto viene applicato con severità ancora oggi ed è alla base degli odierni marchi di “indicazione geografica protetta” (IGP).
In passato, la legge consentiva di produrre birra solo durante i mesi freddi. La fermentazione doveva avvenire tra i 4° e 8° C.
Per ovviare a questa limitazione, i grandi birrifici di Monaco scavarono delle cantine al di sotto delle rive del fiume Isar. In questo modo la birra poteva essere conservata al fresco. Per grandi birrifici intendiamo quelli conosciuti oggi per i loro marchi storici Augustinerkeller, Paulaner e l’Hofbräukeller.
Per tenere ancora più bassa la temperatura all’interno delle cantine, gli argini del fiume furono isolati con ghiaia. Vi furono piantati dei castagni per garantire ulteriore ombra in estate.
Col passare del tempo, le cantine furono usate per servire la birra in estate, oltre che per conservarla. Nel frattempo infatti i castagni erano cresciuti. L’aggiunta di panche fece il resto.
Questi novelli Biergarten preoccuparono i birrifici più piccoli e i locali in città. Chiesero quindi al re della Baviera Ludwig I di vietare loro di serviri cibi. In questo modo, i clienti avrebbero progressivamente abbandonato quei posti.
Il decreto fu però astutamente aggirato. I Biergarten continuarono a servire birra e i clienti presero l’abitudine di portarsi da casa il cibo!
Oggigiorno nei Biergarten si può ordinare, oltre alle bevande, anche delle pietanze semplici, ma gustose. Piatti a base di carne di maiale e di patate, le immancabili Kartoffeln.
Nelle amene cittadine bavaresi, d’estate, non c’è niente di meglio che andare a cena in un arioso e fresco Biergarten.
È cosa comune vedere famigliole in bici, con il proprio cestino di vimini, con l’insalata di carne (Wurstsalat) o di patate (Kartoffelsalat) accomodarsi ai lunghi tavoli.
È obbligatorio ordinare birra! Il famoso boccale da 1 litro si chiama Maß. È facoltativo ordinare le costine di maiale alla griglia, l’arrosto, lo stinco o il polletto allo spiedo. Accompagnando il tutto con la Brezel, il pane intrecciato aromatizzato dai chicchi di sale grosso.
È abitudine condividere i tavoloni, quindi è facile fare amicizia e incontrare persone nuove. Famigliole rumorose e coppiette di innamorati siederanno, gomito a gomito. Magari accanto a un importante manager della BMW o a un ingegnere dell’Ufficio Europeo dei Brevetti, finalmente in maniche di camicia dopo una giornata di lavoro.
In alcuni Biergarten è previsto un servizio al tavolo, in altri vige il self service.
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